Vai al contenuto

Sergio Clerici

Sergio Clerici è laureato in Ingegneria elettronica ed è un esperto di Marketing.
Grazie al suo lavoro ha vissuto per lunghi periodi a Londra, Barcellona, Parigi e Chicago.
Parla e scrive fluentemente Inglese, Spagnolo e Tedesco.
Prima di pubblicare I cervi non muoiono mai, sua opera prima, ha ottenuto un master di scrittura creativa e composto, sotto forma di episodi di vita raccontata, la sua autobiografia, intitolata Una vita di traverso, oltre a una raccolta di racconti brevi, intitolata Coriandoli.

Recensioni:

Francesco d’Episcopo, Poeta e Professore Universitario (dalla sua prefazione), Gennaio 2024
Lo scrittore è penetrato nel dramma e nella gioia dei suoi personaggi, come fossero persone conosciute da sempre, con le quali ha inteso instaurare un colloquio quotidiano, scandito da fatti oltre che da parole,
Lo spartito narrativo molto somiglia a una sorta di musicale rapsodia, dove i ritmi sembrano allontanarsi e invece alla fine trovano una comune armonia esistenziale ed espressiva.
L’autore rivela soprattutto nei dialoghi, densi e intensi, la natura del vero raccontatore, che nasce dal cuore prima che dalla mente.
La forza sconvolgente della realtà resta l’autentica protagonista di un’opera concepita senza lustrini e orpelli, ma con quella sobrietà sostanziale, che nasce dalla vita stessa e non ha bisogno di alcuna aggiunta o sottrazione.

Maria Gabriella Giovannelli – Direttrice Progetto Scena Edition, Presidente Concorso Letterario Internazionale ‘Maria Dicorato’ – Milano, Settembre 2023
Il libro è avvincente fin dalle sue prime pagine e mantiene un ritmo incalzante, alternando momenti che servono ad allentare la tensione emotiva che progressivamente si crea.

Gabriella Bardaro – Insegnante presso la Fondazione università popolare Torino, Editor per il Premio internazionale di letteratura Città di Como, Settembre 2023
I quadri di vita racchiusa temporalmente e spazialmente assurgono a simbolo e metafora di una condizione umana a tratti faticosa e a tratti leggera, ma sempre narrata con garbo e misura.
Il ritmo narrativo e l’uso di un linguaggio ricco e descrittivo riescono a creare immagini vivide nella mente del lettore, aiutandolo a immergersi nella storia e invogliandolo a continuare la lettura.
Il romanzo riesce a creare un’atmosfera intrigante, che diventa sempre più attraente, emozionando il lettore e facendolo immedesimare nei personaggi.

Nicoletta Fazio – Editor e critica letteraria di Agenzia Scribo, Settembre 2023
Tanto si è scritto sul Sessantotto e, più in generale, sul periodo degli anni Sessanta e Settanta. Trovo che l’autore, però, sia riuscito a elaborare una trama personalissima e a trovare una chiave per rendere il suo scritto originale e per nulla scontato. Questa chiave si chiama autenticità. “I cervi non muoiono mai”, infatti, non è una retorica apologia del passato né un romanzo storico sugli anni di piombo, ma una narrazione che lascia trapelare il cuore di chi scrive.
La storia risulta emozionante, i personaggi credibili e ben delineati anche dal punto di vista psicologico.
Le descrizioni, in particolare, sono uno dei punti di forza della scrittura di Sergio Clerici, che riesce a restituire una geografia precisa dei luoghi, talora unita a uno sguardo romantico e sognatore. Milano diventa, così, al pari della natura selvaggia, incontaminata e indifesa del capitolo finale, un ulteriore personaggio della storia, un personaggio amato dall’autore: di lei percorriamo le strade, viviamo i quartieri, ci soffermiamo davanti alla sua bellezza elegante e austera.
L’uso del dialetto che caratterizza soprattutto la madre di Sandro (il dialetto come lingua delle classi sociali più umili) contribuisce a rendere verace e vivo il rapporto con l’ambiente in cui si svolgono le vicende narrate.

Matteo Edoardo Paoloni – Laureato in Lingue e Letterature Straniere, scrittore, editor professionale e traduttore, Settembre 2023
I cervi non muoiono mai è un romanzo ambizioso, che contrappone a una trama articolata e ricca un linguaggio semplice e immediato.
L’intento di offrire una panoramica della società e della realtà del secondo Novecento è ben riuscito, e anche lodevole nella sua stesura; la strategia tramite la quale l’autore riesce a riunire tutti i personaggi è efficace e credibile.
Il dettato è semplice, esente da lirismo e soprattutto intelligente, perché in questo modo si aiuta a non appesantire ulteriormente un romanzo che è pieno di contenuti.
L’ironia latente che accompagna la narrazione è ben calibrata e senza inutili eccessi.
La trama e l’intreccio sono sorprendentemente solidi, svelando la grande abilità dell’autore di raccontare storie complesse, che strizzano anche l’occhio alla Storia, in maniera naturale.
L’autore dimostra maturità nel tessere trame, che rappresentano il vero valore intrinseco di un’opera ambiziosa.

Il romanzo I cervi non muoiono mai, presentato come opera inedita con titolo differente (Vite intrecciate nel 2023 e L’oasi nel 2022), ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:
2023 – Premio Letterario “Casentino 48^ Edizione”: 1° PREMIO;
2023 – Premio letterario “Mangiaparole”: 1° PREMIO;
2023 – Premio letterario “I Murazzi 2023”: 2° PREMIO CON DIPLOMA D’ONORE;
2023 – Concorso Letterario Internazionale “Maria Dicorato”: 2° PREMIO;
2023 – Premio nazionale Alberoandronico – Finalista [15° su oltre 900 concorrenti];
2023 – Selezione per romanzi inediti “(L)unatantum – Finalista;
2022 – Concorso Biennale d’Arte Unicamilano – Finalista, Menzione d’onore;
2022 – Premio Letterario Marina di Massa San Domenichino – Finalista, Premio di eccellenza;
2022 – Premio Letterario Internazionale Rocco Carbone – Finalista, Menzione d’onore.

Sergio Clerici ha inoltre partecipato ad altri concorsi letterari con altre sue opere: