Quando leggiamo spontaneamente – o studiamo per forza o per amore – l’Odissea, siamo fortemente influenzati forse più dalla ricerca specializzata che dal contatto diretto con le storie stesse, e indiretto con la civiltà del mondo in cui nascevano. Spesso queste assunzioni di ottiche sacrali e scontate, magari trivializzate e schematizzate nelle versioni scolastiche, non tengono conto della domanda centrale, doverosa di fronte a opere di qualsiasi tipo e epoca: perché e come -ai suoi tempi- l’autore ha fatto questo? Una domanda che dovrebbe essere complementare, o addirittura identica, a quest’altra: perché sto leggendo? Che cosa sta succedendo? E come?
Superando opposizioni banalmente radicali, come quelle tra realtà e fantasia poetica, tradizione epico/mitica e originalità, letterarietà e antropologia, geografia reale e geografia – in tempi molto antichi – sospettata e in fieri, messaggio principale e messaggi connessi, funzione della narrazione spontanea e studiata, etc., l’autore cerca di scrollarsi di dosso assunti scontati degli studi odissiaci: la sua intenzione principale è descrivere Odisseo come uomo normale, né degradato alla Joyce, né esaltato alla D’Annunzio, costretto a eccezionalità del tutto indispensabili. Da ciò nasce una nuova visione dell’opera che si estende ad aspetti vitali e quotidiani, letterari, geografici e squisitamente linguistici
In offerta!
La lunga notte di Alcinoo. Come e perché è fatta l’Odissea
Il prezzo originale era: 15,00 €.10,50 €Il prezzo attuale è: 10,50 €. IVA inclusa
Superando opposizioni banalmente radicali, come quelle tra realtà e fantasia poetica, tradizione epico/mitica e originalità, letterarietà e antropologia, geografia reale e geografia sospettata e in fieri, l’autore cerca di scrollarsi di dosso assunti scontati degli studi odissiaci.