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Poesie dialettali

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Ubaldo Mazzini, giovanissimo cronista, si serve del dialetto spezzino per componimenti poetici brillanti e arguti che terminano con lo scherno e il dileggio che i versi in lingua italiana non possono esprimere.
Edizione critica a cura di Pier Giorgio Cavallini. Prefazione di Giuseppe Benelli.

 

COD: ISBN9791254750759 Categorie: ,

Quando il dialetto si propone all’ascolto, allora appare evidente la natura del suo legame con la poesia. L’intimo intreccio fra dialetto e poesia delinea percorsi molto più limpidi di quanto possa fare una riflessione, perché il dialetto propone nelle «parole nutrite di terra» la consapevolezza del suo spaesamento. Insomma, il dialetto ci mette di fronte a un “altrove” che parla di mancanze.

Così Ubaldo Mazzini, giovanissimo cronista, si serve del dialetto spezzino per componimenti poetici brillanti e arguti che terminano con lo scherno e il dileggio che i versi in lingua italiana non possono esprimere.
Nell’attuale edizione critica dei componimenti poetici dialettali di Mazzini, il curatore Pier Giorgio Cavallini propone per la grafia testi coerenti con quello che è venuto definendosi come
«spezzino letterario», con l’adozione di norme ortografiche da lui intrapresa e portata avanti nel tempo.
I testi sono corredati da una traduzione letterale fruibile e da un apparato di note storiche e linguistiche.

Pier Giorgio Cavallini

Pier Giorgio Cavallini, nato alla Spezia nel 1950. Si è laureato con lode in Filologia italiana all’Università di Pisa nel 1975 con una tesi di laurea sul dialetto di Varese Ligure. Ha esercitato e continua ad esercitare il mestiere di traduttore professionale.

Si è occupato a fondo delle zone di transizione tra dialetti liguri e dialetti lunigiani, in particolare del dialetto spezzino. Ha pubblicato numerosi lavori sull’argomento, tra cui Primo questionario del dialetto spezzino. Risultati, in Atti del convegno Città, Scuola e Dialetto, una cultura da salvare (1977); Caratteristiche di un dialetto in via di estinzione in Val di Vara un grido, un canto (1988); Epur l’érä bèlo. La vite e il vino nella tradizione vezzanese (1992, con G. Portonato); La poesia nel Golfo dei Poeti. Antologia dialettale spezzina (1999, con E. Giovando); Tra Liguria e Lunigiana: ipotesi di classificazione delle varietà dialettali parlate nella provincia della Spezia, in “Spezia SP Provincia” (1999); Lineamenti di letteratura dialettale spezzina, in “La Spezia Letteraria” (2002); Vocabolario arcolano (2003); Vocabolario del dialetto spezzino, pubblicazione a fascicoli allegati all’edizione locale del quotidiano “La Nazione” (2013-2014); Il vernazzese nell’àmbito dei dialetti delle Cinque Terre e di quelli galloitalici, in “Storia e parlata di Vernazza” (2014); Il dialetto di Santo Stefano e Ponzano, in “Quelo ch’a s’arcordan” (2016); Il dialetto spezzino. Il punto sulle conoscenze, gli studi, le prospettive, in “La letteratura della Lunigiana Storica”, vol. III (2017); Dizionario enciclopedico del dialetto di Biassa (2019, con G.C. Natale); E gose che l’artornen (2019, con G. Cabano); Gustavo Nerini. Poesie e Prose (2020); Dizionario del dialetto di Vernazza (con F. Di Martino); Rubrica Quando si parlava sprugolino: viaggio nel nostro dialetto, su “Gazzetta della Spezia.com”.
Ha tenuto diversi corsi di dialetto spezzino, tra cui uno in 20 lezioni, disponibili sul canale YouTube di Teleliguria Sud.